Il Tax Control Framework: Gestione Strategica del Rischio Fiscale

18 Jun 2025

Introduzione

Nell'attuale contesto economico globalizzato, caratterizzato da una crescente complessità normativa e da un'intensificazione dei controlli da parte delle autorità fiscali, la gestione del rischio fiscale assume un ruolo strategico per le imprese. Il Tax Control Framework (TCF) rappresenta uno strumento fondamentale per le organizzazioni che intendono adottare un approccio strutturato e proattivo alla compliance fiscale, trasformando quella che tradizionalmente era vista come un'area di mero adempimento in una componente integrata della governance aziendale. Istituito con il decreto legislativo 128 del 2015 e successivamente modificato con decreto legislativo n. 108/2024 (definito anche decreto Correttivo), si pone l’obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione e contribuente che miri ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti. Tale obiettivo è perseguito tramite l’interlocuzione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, ivi inclusa l’anticipazione del controllo, finalizzata ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. È un istituto che prevede l’adesione volontaria del contribuente qualora sia in possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi.

Il regime è rivolto a soggetti con ricavi di almeno 1 miliardo di euro (ridotti a 750 milioni secondo il Decreto Legislativo n. 221/2023 e a 100 milioni entro il 2028). Include anche chi aderisce al Progetto pilota sull’Adempimento Collaborativo, risponde all’istanza di interpello sui nuovi investimenti o fa parte di Gruppi IVA di imprese coinvolte. L’ammissibilità al regime di adempimento collaborativo richiede a monte la certificazione del Tax Control Framework (TCF).

Che cos'è il Tax Control Framework

Il Tax Control Framework può essere definito come un sistema strutturato di procedure, processi e controlli interni finalizzato all'identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi fiscali. Si tratta di un modello organizzativo che permette alle imprese di garantire la corretta interpretazione e applicazione delle normative fiscali, prevenendo errori, omissioni o comportamenti non conformi che potrebbero esporre l'azienda a sanzioni, contenziosi o danni reputazionali. Recentemente sono state pubblicate delle apposite linee guida dell’Agenzia delle Entrate per la corretta progettazione di un Tax Control Framework (Tax Compliance Model), proponendo inoltre un servizio dedicato per la realizzazione della mappa dei rischi nel settore industriale.

Un modello di Tax Control Framework deve essere costruito intorno a 4 pilastri ed avere alcuni elementi essenziali, come stabilito dagli standard internazionali definiti dall’OCSE recepiti anche dalla guida dell’Agenzia delle Entrate alla progettazione di Tax Compliance Model:

  • Ambiente di controllo: un requisito del TCF è l’adozione di una strategia fiscale approvata dal board, all’interno della quale devono essere definiti i principi su cui si fonda la gestione del rischio fiscale adottata dall’organizzazione e i suoi limiti attraverso la realizzazione di un corpo normativo interno;
  • Risk assessment: le aziende dotate di un TCF devono anche stabilire un insieme di regole per l’identificazione dei potenziali rischi fiscali, introducendo una serie di norme e processi che consentono di gestire e mitigare correttamente tali problematiche riscontrate durante le attività di monitoraggio;
  • Governance: un modello di TCF richiede anche l’identificazione dei soggetti che si occupano dei processi di gestione del rischio fiscale, stabilendo sia ruoli che responsabilità ben definite e adottando un sistema di governance con più linee di controllo;
  • Monitoraggio: un Tax Control Framework deve prevedere un’area di funzionamento legata all’attività di verifica, per consentire la valutazione dell’efficacia e dell’adeguatezza del modello TCF implementato in azienda, anche attraverso la produzione di relazioni periodiche.

Vantaggi dell'implementazione di un TCF

L'adozione di un Tax Control Framework offre numerosi benefici alle organizzazioni:

  • Riduzione del rischio fiscale: minimizzazione della probabilità di errori, omissioni o interpretazioni non corrette della normativa fiscale.
  • Miglioramento delle relazioni: possibilità di instaurare un rapporto più collaborativo con l'amministrazione finanziaria, basato sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca.
  • Efficienza operativa: ottimizzazione dei processi fiscali e riduzione dei costi legati alla gestione degli adempimenti e dei contenziosi.

Inoltre genera importanti benefici anche in termini di valutazione creditizia e relazioni con gli stakeholder esterni.

Il rating bancario rappresenta oggi uno strumento fondamentale per determinare l'accesso al credito e le relative condizioni. L'adozione di un TCF influisce positivamente su questa valutazione per diversi motivi:

  • Riduzione del rischio di default fiscale: la presenza di un sistema strutturato di controllo fiscale diminuisce significativamente il rischio di passività fiscali impreviste che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria dell'impresa. Gli istituti di credito valutano sempre più attentamente la gestione fiscale come elemento di rischio.
  • Maggiore affidabilità dei dati finanziari: un TCF efficace garantisce maggiore accuratezza nella determinazione del carico fiscale e nella gestione della variabile fiscale, contribuendo alla qualità complessiva dell'informativa finanziaria, elemento centrale nelle valutazioni di merito creditizio.
  • Governance rafforzata: il TCF, integrando la gestione fiscale nei processi di governance, testimonia un approccio maturo alla gestione aziendale, aspetto sempre più apprezzato nei modelli di rating che incorporano valutazioni qualitative.
  • Prevenzione di eventi reputazionali negativi: la prevenzione di comportamenti fiscali aggressivi o illegittimi, potenzialmente dannosi per l'immagine aziendale, protegge da impatti reputazionali che potrebbero influire negativamente sulle valutazioni bancarie.

Alcuni istituti bancari hanno iniziato ad introdurre esplicitamente nei propri modelli di rating parametri legati alla gestione del rischio fiscale e alla presenza di modelli di controllo strutturati, riconoscendo premi in termini di scoring alle imprese che adottano approcci evoluti come il TCF.

Conclusioni

Il Tax Control Framework rappresenta oggi uno strumento essenziale per le organizzazioni che intendono gestire in modo strategico e proattivo la variabile fiscale. In un contesto caratterizzato da crescente complessità normativa e intensificazione dei controlli, l'adozione di un approccio strutturato alla compliance fiscale non costituisce solo un presidio contro potenziali rischi, ma rappresenta un'opportunità per creare valore attraverso una migliore gestione delle risorse, il rafforzamento delle relazioni con gli stakeholder e il supporto ai processi decisionali aziendali.

La sfida per le organizzazioni consiste nel progettare e implementare modelli di Tax Control Framework sufficientemente robusti da garantire la conformità normativa, ma al contempo flessibili e dinamici per adattarsi ai cambiamenti del contesto operativo e alle specifiche esigenze del business. In questa prospettiva, l'integrazione tra competenze fiscali, capacità organizzative e strumenti tecnologici rappresenta la chiave di successo per trasformare la gestione del rischio fiscale da mero adempimento a fattore strategico di competitività.

Dott. Nicholas Pucciariello